Impiegato già da circa 600 banche in 142 Paesi, Flexcube elabora annualmente 26 miliardi di transazioni bancarie e gestisce i conti del 10% della popolazione mondiale.

La versione italiana della piattaforma è stata appena sviluppata da Cabel, ict service provider con base ad Empoli e, dopo due anni di lavoro, è stata messa in sperimentazione da maggio a Invest Banca un istituto specializzato in servizi di investimento. La scelta della banca diretta da Stefano Sardelli (in foto) è stata guidata dalla necessità di adottare una soluzione caratterizzata da un ambiente di sviluppo aperto. Si è inoltre rivelato necessario adeguare Oracle Flexcube alle specifiche delle realtà bancarie italiane a partire dal quadro regolamentare (Mfid, PSD2, GDPR), garantendo in tal modo la piena sostenibilità delle attività. Non solo. All’orizzonte, lo scenario PSD2 alimenta la necessità di raccogliere la sfida digitale, con il mondo Fintech che rappresenta un’opportunità ed è parte integrante dei processi di digitalizzazione per questa industry.

Nel dettaglio l’uso della nuova piattaforma dovrebbe consentire a Invest Banca il raggiungimento di questi obiettivi: amministrazione delle risorse tecnologiche grazie alla struttura di codice flessibile, riduzione del time to market, riduzione dei costi di manutenzione ordinaria ed evolutiva, abilitazione ai modelli di digital banking e massima autonomia di sviluppo della piattaforma. «L’atteggiamento del sistema bancario nei confronti dell’innovazione sta cambiando e contemporaneamente sta crescendo l’interesse per il mondo Fintech. Invest Banca, grazie alla soluzione Oracle Flexcube, compie un decisivo passo avanti», ha spiegato Sardelli.

 
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