Come cambia la gestione degli NPL nel mercato secondario

Azienda Banca · Periodico Mensile · 16/07/2024

AziendaBanca nel numero di luglio/agosto ha pubblicato l’intervento di Federica Giuggioli, Responsabile Business Unit Retail

Liberarsi più rapidamente dei crediti deteriorati, grazie al mercato secondario. «La Secondary Market Directive (SMD) è stata introdotta dal legislatore europeo per creare un quadro regolatorio uniforme per la gestione degli NPL (Non Performing Loans) favorendo lo sviluppo del mercato secondario dei crediti deteriorati all’interno dell’Unione Europea – racconta Federica Giuggioli, Responsabile Business Unit Retail di Cabel Industry. L’obiettivo è formare un mercato unico europeo, eliminando i vincoli nazionali che ostacolano il trasferimento di tali crediti». Il processo di integrazione della direttiva nei diritti nazionali degli Stati membri, iniziato nel 2021, avrebbe dovuto essersi conclusa entro il 2023 ma in Italia il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il decreto legislativo per il recepimento della Direttiva, che si concluderà il prossimo settembre.
  

Nuove sfide e opportunità

Il decreto amplia la platea di soggetti che possono operare in questo mercato, consentendo alle banche di liberarsi più rapidamente dei crediti deteriorati, migliorando la solidità patrimoniale e la capacità di erogare nuovi finanziamenti. «La gestione delle diverse forme tecniche del credito rappresenta da tempo una importante verticalizzazione nell’offerta di prodotti e servizi per Cabel – prosegue Giuggioli. Con l’ingresso nel Gruppo Quid ci presentiamo con una offerta ancora più innovativa e specializzata grazie alla valorizzazione di Qinetic, punto di riferimento nel mercato financial services».
  

Tempestività e flessibilità nel mondo NPE

La riduzione degli NPL è un obiettivo fondamentale per le banche, reso più raggiungibile dall’utilizzo di soluzioni tecnologiche che migliorano la concessione del credito e il monitoraggio.

«Cabel ha maturato profonde esperienze nel settore, offrendo autonomia ed efficienza nella gestione dei portafogli, con ampie garanzie di competenza e rapidità nella individuazione e soddisfazione delle diverse esigenze (dall’onboarding fino alla gestione degli aspetti di regulatory reporting e di fronting bank). Essere tempestivi e flessibili è la richiesta che ci viene avanzata da tutti i clienti che operano nel mondo NPE – continua Giuggioli –, unita alla grande competenza procedurale e normativa e alla capacità di governare la tecnologia per proporre soluzioni realmente a servizio del business, volte a incrementare l’efficienza complessiva e a ridurre i costi di gestione».
  

Evoluzione dell’offerta attraverso le sinergie di gruppo

Un aspetto cruciale è legato alla prevenzione del deterioramento del credito. «La piattaforma Easy Credet di Cabel si propone come strumento informatico efficiente per il monitoraggio – evidenzia Giuggioli –, basato su più di trecento indicatori che elaborano fonti dati interne ed esterne, inclusi gli adeguamenti previsti dalle guideline EBA per le componenti di early warning». Questo grazie a soluzioni tecnologiche che hanno l’obiettivo di individuare preventivamente i segnali di anomalia per rilevare se un cliente è in difficoltà finanziaria, o potrebbe esserlo a breve. Individuate le posizioni a rischio, queste possono essere monitorate e organizzate da strutture dedicate della banca e/o gestori terzi, come studi legali e società di recupero del credito, per minimizzarne il deterioramento. «In questo ambito – conclude Giuggioli – saranno molto importanti le future evoluzioni su cui stiamo lavorando con le altre società del Gruppo Quid, che permetteranno di beneficiare di numerosi progressi tecnologici derivanti anche dall’utilizzo di meccanismi di machine learning e artificial intelligence».
 
AziendaBanca #294 luglio/agosto 2024

 
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